Firmato nei giorni scorsi in Municipio, il protocollo di adesione al Progetto Recupero Farmaci validi non scaduti (RFV): un atto, con tre anni di validità, che regola i rapporti tra il Comune di Viareggio, iCare, Sea Risorse, Farmalucca, l’Ordine dei Farmacisti di Lucca e la Fondazione Banco Farmaceutico Onlus.

Obiettivo, il riutilizzo di farmaci non ancora scaduti e correttamente conservati donati da privati, per finalità umanitarie ed assistenza sanitaria. I farmaci donati saranno presi in carico dagli Enti caritativi aderenti all’iniziativa del Banco Farmaceutico ed eventualmente indicati dal Comune, per essere riutilizzati a beneficio degli indigenti e delle persone più bisognose.

Materialmente, il coordinamento organizzativo della raccolta e donazione dei medicinali, verrà svolto da Fondazione Banco Farmaceutico Onlus, che si avvarrà degli altri soggetti firmatari per la sovrintendenza e l’operatività dei processi.

Come avviene la raccolta?

Nelle sedi delle Farmacie comunali FarmaCity, e in alcune farmacie private, saranno ben visibili sia il logo «Recupero farmaci validi non scaduti – Banco Farmaceutico» che i contenitori per la raccolta, forniti da Sea Risorse.

Sarà sufficiente che i cittadini portino i medicinali e li consegnino ai farmacisti che, dopo le opportune verifiche, apporranno un timbro o un’etichetta con la dicitura «Farmaco donato. Vietata la vendita. Banco Farmaceutico». I medicinali saranno poi inseriti nel contenitore, chiuso a chiave. Il ritiro sarà organizzato dal Banco Farmaceutico attraverso gli Enti caritativi convenzionati.

Dal canto loro, le organizzazioni che ricevono i medicinali devono caricare nel sistema BFOnline, mediante password fornita dal Banco Farmaceutico, tutti i farmaci raccolti. In questo modo, il Banco Farmaceutico è in grado di garantire la tracciabilità dei medicinali riutilizzabili.

Requisiti farmaci

La raccolta riguarderà esclusivamente medicinali con almeno 8 mesi di validità, le cui confezioni siano integre e coerenti qualitativamente nei loro contenuti tra confezionamento primario e secondario e che non contengano principi attivi vietati per motivi legati alla salute pubblica. Si intende integra la confezione che non presenti danneggiamenti nelle singole unità posologiche e su cui siano leggibili i dati salienti del medicinale (ATC, scadenza, lotto).

Sono esclusi i farmaci che appartengono alle tabelle delle sostanze stupefacenti e psicotrope (DPR 309/90 e s.m.i.), farmaci da conservare a temperature controllate (catena del freddo) e farmaci ospedalieri (fascia H).

«La legge prevede la possibilità di riutilizzare i medicinali in corso di validità (L. 244/2007) – commenta l’assessore al Welfare Gabriele Tomei – ovviamente se correttamente conservati. Dopo le dovute valutazioni abbiamo deciso di aderire al progetto di recupero farmaci della Fondazione Banco Farmaceutico, (delibera di giunta n. 137 maggio 2018), sviluppandolo insieme alle nostre partecipate e agli enti assistenziali del territorio».

«E’ tempo di riciclo anche per i medicinali – conclude l’assessore – i farmaci dimenticati nelle nostre case sono una risorsa nascosta e possono rappresentare un bene prezioso per chi non riesce ad avere un facile accesso alle cure».

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